Il Santuario-Casa di Santa Caterina, che oggi si presenta come un complesso architettonico unitario perfettamente integrato nel tessuto urbano nella città di Siena, è inserito lungo il pendio che dalla chiesa di San Domenico (altro centro cateriniano insieme al Santuario) discende verso Fontebranda. In realtà le varie parti del complesso appartengono a diverse fasi costruttive sviluppatesi nel corso dei secoli. Probabilmente già nel 1343, anno in cui risalgono i primi documenti sull’affitto di una casa con officina per tintori da parte di Jacopo Benincasa, padre di Caterina, presso l’Arte della Lana, è presente il primo nucleo della presunta casa della santa. Caterina nasce probabilmente il 25 marzo 1347 a Siena e muore a Roma il 29 Aprile 1380. I senesi nel 1385 riescono a riportare a Siena solo la sua testa che viene collocata nella chiesa di San Domenico, dove tutt’ora si trova. In questi anni Caterina è già venerata moltissimo a Siena e in tutta Italia e fin dal 1424 ci sono interessi da parte delle parrocchie di Sant’Antonio e San Pellegrino, che più tardi si riuniranno in una contrada sotto il segno dell’Oca, per la costruzione di un luogo di culto per venerare la santa. Il complesso architettonico si sviluppa intorno al nucleo originario della casa di Santa Caterina negli anni successivi alla sua canonizzazione del 1461 da parte di Pio II Piccolomini. Racchiude come in uno scrigno opere di grande rilievo medievali, rinascimentali, barocche e alcune reliquie di Santa Caterina. Attualmente l’accesso principale al Santuario avviene attraversando il Portico dei Comuni (del 1941), a sinistra troviamo l’Oratorio della Cucina, costruito alla fine del 1500 per la Compagnia Laicale di Santa Caterina nel luogo che veniva considerato la cucina della famiglia di Caterina, al cui interno vi sono opere di famosi artisti del tempo fra cui il Riccio e Francesco Vanni, raffiguranti scene di vita della santa. A destra si trova la Chiesa del Crocifisso, capolavoro dell’arte barocca costruita fra il 1611 e il 1623 per conservare il prezioso crocifisso del XII secolo che dette le stigmate a Santa Caterina nel 1375. La Chiesa del Crocifisso e l’Oratorio della Cucina sono collegati da un bellissimo porticato in stile rinascimentale da sempre attribuito a Baldassarre Peruzzi, il quale, al tempo della costruzione, era già morto da più di un secolo. Al piano inferiore del Santuario si trova l’Oratorio della Camera e della Cameretta, nella stanza che veniva considerata appunto la camera di Caterina, in cui fu custodito il crocifisso dal 1565 fino al 1623. Gli affreschi interni sono del 1873, anno in cui venne ristrutturato, mentre la cameretta non fu rimaneggiata e ancora adesso vi è conservato il cuscino di pietra sul quale riposava Caterina e alcune sue reliquie.
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